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L'idea di Midea

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Una chiacchierata con le titolari

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Scoprire la magia e la meraviglia della rieducazione

Il 4 novembre 2002 Angela e Maria, 25 e 28 anni, danno vita a Midea.

Angela ci spiega l'origine del nome:
Il nome Midea nasce dall'unione dei nostri nomi, è l'acronimo di Maria Iannetti e Angela Di Eusanio, un nome che rappresenta la nostra unione...

Un'unione vincente, nata all'interno dell'università, quando incontrano la chinesiologia nella persona del professor Benvenuto De Ponte, all'epoca docente presso il Corso di Perfezionamento in Chinesiologia Rieducativa all'Università di Medicina e Chirurgia di Chieti.

Si tratta di un incontro da cui entrambe rimangono folgorate, Maria per prima: “Ho conosciuto la chinesiologia e la ginnastica posturale per problemi personali: ho incontrato il professor De Ponte all'università, in una fase in cui soffrivo particolarmente di schiena, il professore mi ha indicato degli esercizi molto semplici che io ho eseguito giorno per giorno e ho risolto.

Ho creduto a questo approccio e ho voluto portarlo in campo, per me e per altre persone”.

Sarà Maria a parlare ad Angela della chinesiologia: “Io avevo fatto l'università pensando di fare tutt'altro, di lavorare in palestra, di avere a che fare con il fitness e invece poi con questo professore ho scoperto la magia e la meraviglia della rieducazione. Sono rimasta molto colpita dalla bellezza di imparare a sentire il proprio corpo. Cioè riuscire a trovare un legame, un'affinità con il proprio corpo, l'ho trovato estremamente romantico, diciamo così.

Spesso non ci rendiamo conto del nostro corpo, non lo sappiamo né gestire, né muovere e nemmeno ascoltare. Invece nella chinesiologia c'è una grossa attenzione a questo. Questa è una cosa che mi ha colpito molto, il fatto di ritrovare un equilibrio, un’ armonia”

Le due intraprendenti studentesse seguono per alcuni mesi un perfezionamento a Lecce con il professor De Ponte, "il nostro Maestro" e grazie alla sua attenzione e alla sua estema disponibilita,'riescono a fare un'eperienza concreta che le arricchira' notevolmente. "E' raro oggi incontrare qualcuno che con passione ti trasmetta il suo sapere. Solo una persona speciale, di alto livello professionale un vero Maestro che ci ha guidato nella realizzazione del nostro sogno.

"Rientrate a Teramo, lavorano fianco a fianco in un'altra struttura, affinando così quella conoscenza personale e professionale che starà alla base delle loro unione.

La famiglia si allarga

Le ragazze crescono, scelgono di formarsi delle famiglie, diventano madri. Tali cambiamenti personali rendono necessaria una riorganizzazione professionale, come ci spiega Maria “ All'inizio siamo io e Angela e ci organizziamo in due.

Nei primi anni ci occupiamo a 360° del centro, poi strada facendo arrivano i matrimoni e arrivano le prime gravidanze. A quel punto decidiamo di allargare la famiglia ulteriormente, doppiamente, quindi iniziano ad entrare nuove figure, prima come tirocinanti, poi iniziano a far parte dell'equipe. In questi anni cambia il modo di gestire Midea, prima pensavamo a tutto, poi scopriamo l'utilità e anche il bello della delega”.

Angela e Maria riescono a gestire la duplice scelta di maternità e imprenditoria ma quando chiedo loro come siano riuscite a conciliare il tutto, Angela esclama: “è stata tosta! Si... E colgo l'occasione per dire che essere donne, imprenditrici e mamme è difficile in Italia. Quattro gravidanze, quattro gravidanze a rischio, quindi gran parte del tempo a letto. Non è vero che non ci vuole niente, no, ci vogliono grossi sacrifici”. Continua Angela: “Per fortuna abbiamo mariti intelligenti, ma la mole di lavoro che una donna si prende è notevole se lavora e ha anche una famiglia è faticoso ma io sono convinta che le donne hanno una marcia in più. Le donne hanno la capacità di essere accoglienti, amorevoli, e fare 3.000 cose contemporaneamente.

Crediamo molto nella forza delle donne!”. Non a caso il team di Midea è al femminile: “ Il team si è ampliato e la scelta è stata nuovamente sulle donne. Ce ne siamo accorte per caso che eravamo tutte donne qui dentro. è stata una scelta inconscia”.

Il punto di forza di Midea è proprio l'attenzione riservata al cliente.

La logica dell'accoglienza e della cura permeano l'atmosfera che si respira nel centro, ogni individuo è seguito nella presa di coscienza della propria corporeità, come ci spiega Maria: “La focalizzazione massima è far comprendere alla persona quali sono le difficoltà e quali sono soprattutto le proprie potenzialità. Si cerca di aiutare le persone a riscoprire il proprio corpo, con semplici esercizi di ginnastica e con delle posture corrette.

Il soggetto diventa protagonista del lavoro e quindi al centro di tutta la rieducazione”.

Stare in piedi e crescere ha significato una continua ricerca, dieci anni di evoluzioni e trasformazioni, che oggi rendono il centro un crocevia di diverse culture della corporeità. Al lavoro puramente chinesiologico si sono affiancate nuove specialità, a partire dallo shiatsu (collegamento)come ci racconta Angela “Abbiamo avuto la possibilità di ospitare un corso di shiatsu, questo ci ha permesso di aprirci ad un nuovo mondo basato appunto maggiormente sul contatto. Poi, essendo una disciplina orientale, c’ha portato anche ad aprirci ad una visione non medicalizzata della persona. Il bello delle discipline orientali è proprio l'apprezzare la persona come un tutt'uno, e questo forse la medicina occidentale a volte un po' se lo scorda. Lo shiatsu ci ha permesso allargare i nostri orizzonti. Da lì abbiamo deciso di specializzarci ulteriormente sul discorso massaggi e abbiamo deciso di prendere anche un diploma in massofisioterapia, per avere maggiori competenze rispetto ad un discorso più prettamente manuale” Il corso di shiatsu, il diploma in massoterapia, raccontano della dinamicità e della capacità di rinnovamento, come dimostra anche l'approdo dell'ultimo arrivato in casa Midea, il personal training.

Angela “Ci consideriamo sempre esperte del movimento che secondo noi è un punto forte della rieducazione e ci siamo chieste perché non accompagnare i nostri clienti anche al ritorno allo sport. E quindi accanto al discorso prettamente rieducativo abbiamo iniziato a lavorare con un lavoro di personal training. Quindi la persona dopo aver fatto rieducazione o ex-novo, può essere seguita con un approccio one to one, in maniera attenta e individualizzata”.

Da qui a 10 anni…

Sorge spontaneo domandare dove voglia arrivare Midea da qui a dieci anni… E Angela ha la risposta pronta: “Diventare un punto di riferimento non solo a livello provinciale ma nazionale nel campo della rieducazione e in particolare nell'approccio alla persona, perché l'ambito in cui lavoriamo nello specifico è quello chinesiologico, ma l'attenzione alle altre sfere che compongono una persona per noi è centrale, quindi continuare a costruire sempre di più un modello multidisciplinare è per noi il punto focale da sviluppare”.

Non ci resta che fare i migliori auguri a Midea, per questo traguardo e per quelli a venire!

di Marta Iannetti